CIPOLLINE IN AGRODOLCE CON UVETTA E PINOLI
La ricetta di oggi mi sembra adatta a cominciare a prendere le distanze dall'inverno e accogliere la primavera. L'inverno è presente con le spezie e il mandarino.
Preparo spesso le cipolline in agrodolce come contorno, ma questa versione ricca di profumi e uvetta e pinoli ha una marcia in più.
Ingredienti per 4 persone:
- 300 g di cipolline pelate
- 100 ml di vino bianco
- 2 cucchiai di uvetta
- un cucchiaio di pinoli italiani
- due foglie di alloro
- un bastoncino di cannella
- un cucchiaio di miele italiano
- scorza di mandarino biologica
- una noce di burro
- olio extravergine d'oliva
- 3 cucchiai di aceto balsamico tradizionale
- sale e pepe
Ammollare l'uvetta in acqua tiepida. In un tegame sciogliere il burro con l'olio, aggiungere la cannella, l'alloro e la buccia di mandarino e mescolate in modo che comincino a rilasciare gli oli essenziali. Aggiungete le cipolline, salate e pepate. Fatele rosolare, mescolandole. Sfumate con il vino bianco che farete ben evaporare e aggiungete l'uvetta e i pinoli. Coprite col coperchio e portate a cottura. Il tempo necessario varia a seconda della grandezza delle cipolline. Aggiungete dell'acqua, se necessario. Al termine della cottura aggiungete il miele e l'aceto. Mescolate bene. Secondo me danno il meglio di loro se vengono servite tiepide o a temperatura ambiente, dopo aver riposato. L'agrodolce, così facendo, si arrotonda nel gusto.
Fonte: di Cindystar
Note e consigli:
- Le cipolline si vendono già pelate, sono quindi comodissime. Attenzione, però, per il loro alto contenuto di acqua si deteriorano rapidamente.
- L'autrice consigliava anche l'utilizzo di 2 anici stellati. Io non li avevo.
- I mandarini sono a fine stagione. A parte i Mandarini Tardivi di Ciaculli che sono in piena stagione, è difficile trovarli di qualità adesso. La mia buccia di mandarino era essiccata. Quando riesco a trovare degli agrumi biologici la conservo essiccandola o congelandola. La ricetta originale prevedeva scorza d'arancia.
- I pinoli italiani si riconoscono già alla vista: hanno la forma allungata mentre quelli stranieri, cinesi per lo più, hanno la forma più piccola e arrotondata. Ovviamente i secondi costano meno 😉 Leggete sempre bene l'etichetta.