CHI HA RUBATO LA MARMELLATA?


Tutta la mia cultura pop (ma anche la mia età 😅) traspare nell'ideazione dei titoli della rubrica 🛒SPESA CONSAPEVOLE🛒😂😂😂.
Ve la ricordate la canzone scritta da Bruno Lauzi nel 1976 Johnny Bassotto? Il cane indaga su una serie di marachelle, fra cui la sparizione della marmellata 😉.


Nel linguaggio di tutti i giorni la parola "marmellata" viene usata per chiamare qualsiasi conserva zuccherina spalmabile a base di frutta, ma la realtà è un po' più complessa e, come al solito, definita da norme molto precise, in questo caso il Dlgs 50/04.

Lo zucchero è un ottimo conservante e consente di preservare la frutta per consumarla quando non è più di stagione. Nella civiltà contadina è sempre stato un modo per evitare sprechi quando c'era un surplus di produzione.
Prima grande distinzione è fra MARMELLATA e CONFETTURA.
Marmellata è solo e soltanto quella di agrumi, confettura si definisce quella di tutti gli altri frutti.

Una seconda distinzione è data dal contenuto di frutta presente all'interno del vasetto. Mentre per la marmellata il contenuto minimo deve essere minore o uguale al 20% (e di questo almeno il 75% di polpa), per la confettura deve essere minore o uguale al 35%.

Accanto alla dicitura confettura possiamo trovare la parola EXTRA. Questa sta ad indicare un maggiore contenuto in frutta minore o uguale al 45%.

Se vi siete imbattuti, invece, in una COMPOSTA DI FRUTTA, sappiate che questa denominazione non è stata prevista dal legislatore: è una cosiddetta denominazione usuale (nata dalla consuetudine d'uso) e non legale. Normalmente si intende una conserva con almeno il 60% di contenuto in frutta.

Per comprendere meglio, a titolo esemplificativo ecco due esempi di etichetta.

MARMELLATA BIOLOGICA DI LIMONI DI SIRACUSA IGP

COMPOSTA DI FRUTTI DI BOSCO

Per la prima etichetta possiamo notare innanzitutto come il contenuto in agrumi previsto per legge sia ampiamente superato, infatti è il 45% invece che 20%. 
Nella cortissima lista degli ingredienti (solo 3) troviamo un solo additivo: il gelificante. In questo caso si tratta di pectina di frutta, che si trova naturalmente nella buccia e nei torsoli di mela, ad esempio. È un carboidrato indigeribile e in etichetta può essere citato anche con la sigla E440.

Nella seconda etichetta, invece, vi faccio notare la dicitura 100% DA FRUTTA, dovuta al fatto che tutti gli ingredienti della lista provengono dalla frutta, compreso lo zucchero. Un'altra particolarità è il quantitativo di frutta su prodotto finito. In questo caso 100 g di frutti di bosco su 100 g di prodotto finito, in alcuni casi ci può essere anche 130 g di frutta su prodotto finito. Ma come si spiega, vista la presenza anche di altri ingredienti? La spiegazione è abbastanza semplice si riferisce al peso della frutta prima della cottura, momento in cui avviene la perdita di peso con l'evaporazione dell'acqua all'interno contenuta.
Questo tipo di preparazioni, come potete vedere, ha un contenuto molto basso di zuccheri. 
Non dimentichiamoci, però, che lo zucchero è un conservante e se non vogliamo correre rischi per la nostra salute, consumiamola rapidamente, per evitare che si presentino muffe. 

Se qualcosa non è chiaro o avete dubbi, scrivetemi pure. 
Nel numero 0 ho trattato il richiamo, il ritiro prodotto e la tracciabilità del lotto di produzione.
Nel numero 1 uovo e ovoprodotti.
Nel numero 2 caporalato e agromafie.

SPESA CONSAPEVOLE torna fra 2 settimane!


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