BANANA BREAD


È una battaglia continua, quella fra me e il portafrutta. Fra la frutta portata da mensa dal figlio minore e quella troppo matura perché "oggi non ne ho voglia", mi ritrovo a collezionare tutta una serie di ricette con la frutta all'interno. Ve l'avevo già raccontato qui

L'altro giorno, complice una chiacchierata sull'argomento con Monsu Barachin, mi sono ricordata di una ricetta di Pinella Orgiana, quando ancora realizzava dolci che noi comuni mortali potevamo replicare.
Questo banana bread è il classico servito ai brunch, la versione più semplice: umido e non troppo dolce. Nulla vieta di personalizzarlo ( e renderlo più goloso 😉) con frutta secca o cioccolato.


Ingredienti per uno stampo da cake di cm 30x11: 
  • 300 g di farina (io tipo 1)
  • 300 g di banane mature, anche molto 😀
  • 300 g di zucchero di canna (io Demerara Fair Trade)
  • 3 uova biologiche
  • 80 ml di olio di semi (io girasole)
  • 60 ml di latte italiano
  • 1/2 bicchierino di rum
  • una bustina di lievito non vanigliato
  • un pizzico di sale
  • burro per imburrare lo stampo
Preriscaldate il forno a 150°. Sbucciate le banane e frullatele con lo zucchero fino ad ottenere una purea. Aggiungete le uova, successivamente la farina e il lievito setacciati. Mescolate bene. Aggiungete il resto degli ingredienti e continuate a frullare fino a che non otterrete un impasto liscio. Imburrate bene lo stampo e versateci l'impasto. Cuocete per 75 minuti. Non fate la prova stecchino prima che sia passata un'ora. Fate intiepidire, sfornate e fate raffreddare su una gratella. 

Fonte: di Pinella Orgiana dal forum di Coquinaria 

Note e consigli:
  • Io acquisto solo banane Fair Trade e biologiche. Tutti i frutti tropicali sono molto impattanti sull'ambiente e sulle popolazioni che li producono. Il bollino Fair Trade garantisce il rispetto dei diritti dei lavoratori agricoli, mentre il biologico quello dell'ambiente. Le banane, facendo un lungo viaggio in nave, subiscono molti trattamenti sulla buccia esterna, per lo più fungicidi. Non ci sono ancora studi approfonditi su quanto i trattamenti riescano a penetrare all'interno della buccia, ma io preferisco non rischiare 😉
  • Come tutti i dolci con molta frutta all'interno, è soggetto a sviluppare muffe. Se pensate che non riuscirete a mangiarlo in tempi brevi, congelatelo a fette, separandole con carta forno.

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