MARO' OVVERO PESTO DI FAVE LIGURE



Il Marò è un pesto più antico del suo fratello più conosciuto, il pesto alla genovese. Poco conosciuto e realizzabile soltanto in questi giorni di primavera, in cui le fave sono molto tenere, è tipico del Ponente Ligure ed è stato inserito fra i 5.128 P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), lista stilata dal Ministero delle Politiche agricole insieme alle Regioni di appartenenza.


In questi giorni in cui non si può viaggiare fisicamente, la cucina permette di immergersi nella cultura e nei sapori di quella terra. Anche se mangiare questo piatto in riva al mare, sicuramente è tutta un'altra cosa. 😔 

Ingredienti per condire 4 porzioni di pasta: 
  • 1 kg ma anche un 1,5 kg di baccelli di fave fresche
  • 50 g di pecorino poco stagionato sardo o toscano
  • uno spicchio d'aglio ITALIANO privato dell'anima interna
  • alcune foglioline di menta
  • olio extravergine di oliva taggiasco
E' una ricetta di una semplicità disarmante. L'unica cosa un po' noiosa è eliminare la buccia esterna alle fave. Io mi sono avvalsa della mia manodopera minorile 😉. Dovrete ottenere 200 g di fave al netto. Essendo un pesto, richiederebbe l'uso del mortaio, io ho utilizzato un frullatore ad immersione. Liguri, perdonatemi. Frullate ad intermittenza per non surriscaldare il pesto fino ad ottenere la consistenza che vedete in foto. Io ho preferito ottenere una salsa ancora un po' granulosa come fosse stata pestata. Se la usate per condire la pasta, tenete da parte un mestolo di acqua di cottura per diluirla.

 Note e consigli:
  • Questa salsa nasce per accompagnare carne o pesce. Io lo vedrei bene anche spalmato su crostini.
  • Il bilanciamento dei sapori è fondamentale per non perdere la nota vegetale delle fave. Occhio, quindi, a come scegliete il pecorino.
  • Si conserva qualche giorno in frigo in un barattolo.

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