CROSTATINE AMARETTI, CONFETTURA E CACAO


In quest'ultimo periodo ho affrontato il girone infernale della burocrazia, che attanaglia da sempre il nostro Paese, ma che, nell'era Covid, è sicuramente peggiorata.
Ecco spiegato il motivo della mia assenza: niente di nuovo nella mia cucina in queste settimane. 

L'ispirazione per il mio post di oggi origina da una confettura di pere alla vaniglia che mi è stata regalata tempo fa e per cui cercavo un impiego.

Immagino già quello che state pensando. Potevamo consumarla spalmata sul pane. No. Perché a me non piace la confettura a pezzi, mio figlio minore non mangia nessun tipo di confettura ed entrambi i miei figli odiano le pere. Perfetto, no? Quando ho letto questa ricetta su uno dei gruppi Facebook che seguo, ho subito pensato che facesse al caso mio.
Posso rivelarvi come è andata a finire: non si sono accorti della presenza delle pere 😁

Nella farcitura ho scelto di utilizzare gli amaretti morbidi di Mombaruzzo, uno dei PAT (Prodotto Alimentare Tipico) del Piemonte, realizzati con mandorle, armelline, zucchero e albumi.

Risulta difficile associare il Piemonte a dolci a base di mandorla. Infatti c'è la Sicilia nella storia di questo antico dolcetto. 
La Sicilia e l'amore. 
Nel 18° secolo a casa Savoia un economo, Francesco Moriondo, si innamorò di una pasticciera siciliana che realizzava una specialità a base di mandorle, appunto. Quando i due lasciarono la Casa Reale si trasferirono nell'astigiano, a Mombaruzzo, dove aprirono un laboratorio di pasticceria. Aggiunsero alla ricetta originaria il tocco amaro dato dalle armelline (la mandorla presente nel nocciolo delle albicocche) ed ebbero un grande successo. Pare che la ricetta non sia mai stata scritta ma venga tramandata oralmente. Nel tempo questo prodotto è stato insignito di numerosi premi e onorificenze. Viene venduto incartato singolarmente per preservarne la morbidezza.

Ingredienti per circa 20 crostatine o per una crostata di 30 cm di diametro: 
  • 500 g di farina (io tipo 1)
  • 250 g di burro di latte italiano freddo di frigo tagliato a cubetti
  • 200 g di zucchero aromatizzato alla vaniglia (qui, nelle note, vi spiego come faccio io)
  • 2 uova
  • un vasetto di confettura (il mio era di pere da 320 g)
  • 200 g di amaretti morbidi di Mombaruzzo
  • 30 g di cacao amaro Fair Trade
  • cannella
  • burro per lo stampo
  • zucchero a velo NON vanigliato
Preparate la frolla. Io uso la planetaria perché ho le mani molto calde. Sabbiate farina e burro, aggiungete zucchero e uova e impastate fino ad ottenere la palla. Dividetela in due e riponetela in frigo per mezz'ora. In una ciotola sbriciolate con le mani gli amaretti e mescolateli con la confettura e il cacao amaro setacciato fino ad amalgamarli. Prendete il primo panetto, stendetelo ad uno spessore di circa 3 mm su un piano leggermente infarinato e rivestite lo stampo o gli stampini imburrati (io uso degli stampini antiaderenti ed ho saltato questo passaggio). Farcite con il ripieno. Prendete l'altro panetto, che riposava in frigo, stendetelo e ricoprite le crostatine. Cuocete in forno caldo a 180 ° per 20 minuti i dolcetti, per 30 la crostata da 30 cm. La frolla deve rimanere bionda.


Fonte: dal gruppo Facebook "Quelli che la frolla ce l'hanno nel cuore" 

Note e consigli:
  • Potete usare qualsiasi tipo di confettura o marmellata. Fate confusione fra le due? Leggete qui il mio post di SPESA CONSAPEVOLE.
  • La ricetta originale prevedeva i comuni amaretti secchi. Se avete difficoltà a reperire quelli morbidi potete utilizzare quelli.

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