FRITTELLE DI MELE




Buona domenica!

Torna la rubrica sulla COLAZIONE RILASSATA DELLA DOMENICA in collaborazione con la mia collega @linalovescoffee, specializzata in caffè.

L'idea è quella di proporre una leccornia ed uno specialty coffee con un particolare sistema di estrazione in abbinamento.

Oggi è la volta delle FRITTELLE DI MELE e la MOKA.

Lo so che l'ultima cosa che vorreste fare la domenica è friggere 😁, ma intanto siamo nel periodo dell'anno in cui è cosa buona e giusta friggere la qualunque, poi per le frittelle di mele servono pochi ingredienti che tutti abbiamo in casa e, infine, da nessuna parte potrete assaggiare le frittelle appena fatte, croccanti fuori ma col cuore fondente.

Vi ho convinto?

Ingredienti: 
4 mele Golden
200 ml di latte
170 g di farina
2 uova bio 
40 g di zucchero
succo e scorza di un limone
un litro di olio di semi di arachidi per friggere
zucchero e cannella per rifinirle

Separate i tuorli dagli albumi, che monterete a neve. Ai tuorli aggiungete lo zucchero e mescolate bene. Diluite con il latte, aggiungete la farina setacciata e mescolate bene con una frusta fino ad ottenere una pastella omogenea. Aggiungete la scorza di limone grattugiata e gli albumi montati a neve, mescolando dall'alto verso il basso per non farli smontare. Togliete il torsolo alle mele con l'apposito attrezzo, sbucciatele e tagliatele a fette. Se non avete l'attrezzo, tagliatele a fette e con un coltellino a punta togliete il torsolo. Irroratele di succo di limone per non farle ossidare. Scaldate l'olio in padella dai bordi alti. Tuffate le fette di mela nella pastella, eliminate l'eccesso e friggetele 3 per volta, rigirandole fino a doratura. Fatele scolare sulla carta assorbente e passatele, ancora calde, nella mistura di zucchero e cannella.



Note e consigli:
  • Per friggere non usate l'olio di semi vari perché il più dannoso per la salute, in quanto ogni olio ha un punto di fumo diverso. Cos'è il punto di fumo? È la temperatura alla quale un olio comincia a fumare producendo sostanze tossiche per l'organismo. L'olio di semi di arachidi insieme a quello d'oliva sono i migliori da questo punto di vista.
  • Se non avete la friggitrice, fate come me immergete uno stuzzicadenti nell'olio. Quando vedrete delle bollicine tutt'attorno l'olio sarà pronto.




Per accompagnare le frittelle di mele ho scelto un caffè di origine brasiliana, processato in modo naturale, tostato per moka, con un corpo vellutato e succoso. Un caffè equilibrato tra l’acido, il dolce e l’amaro.

Sapevate che il caffè alla moka all’estero è considerato uno dei metodi più difficili?  Perché? Perché è facile farlo cattivo (anche con una materia prima di buona qualità) se non si prendono certi accorgimenti.   

Qui alcuni passaggi fondamentali per una buona riuscita:

  1. Tutte le parti della moka devono essere pulite: la pulizia della moka è importantissima così come per tutte le pentole che si usano in cucina.
  2. Scegliere un tipo di caffè tostato per moka (tostatura media), comprare delle piccole quantità in grani e macinarlo sul momento. Prediligere la qualità arabica, perché la robusta, anche in una piccola percentuale, lo rende troppo amaro.
  3. L’acqua è un elemento importante per la riuscita di un buon caffè: non usare quella del rubinetto, ma quella ottenuta da una caraffa filtrante. Se comprate l’acqua in bottiglia, guardate l’indicazione del residuo fisso che non deve superare i 150 mg/l.
  4. Versare l’acqua nella caldaietta solo fino al livello della valvola di sicurezza, né più né meno. Non coprire mai la valvola, poiché questa ha lo scopo di evitare l’accumulo di un’eccessiva pressione.
  5. Macinare il caffè medio-fine, non finissimo. Riempire il filtro con il caffè in modo uniforme, senza pressare e senza fare alcuna montagnetta e metterlo nella caldaietta.
  6. Prima di chiudere la caffettiera assicurarsi che i bordi siano puliti, che il filtro e la guarnizione di gomma siano al loro posto, poi avvitare bene le due parti della moka.
  7. Mettere la moka sul fornello e tenere sempre il fuoco basso. Non allontanarsi dal fornello. Lasciare il coperchio aperto, non appena il caffè sale, spengere il fuoco. In questo modo si estraggono solo le parti più nobili del caffè e sentire meno l’amaro e il gusto bruciato.
  8. Mescolare il caffè con un cucchiaino prima di versarlo.
  9. Godersi il caffè in silenzio, berlo a piccoli sorsi e cercare di riconoscere le prime sensazioni della tostatura, le sue particolarità intrinseche e tutta la complessità del caffè.  
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