TORTA RICOTTA, MANDORLE E LIMONE (SENZA GLUTINE)






Durante quest'ultimo fine settimana ho vissuto 24 ore di passione, come qualcuno di voi già sa.
Il mio blog ha subito un attacco malware che aveva fatto sparire due post. Per fortuna ora è tutto sistemato, ma dovevo riprendermi dallo spavento. E quale miglior modo, se non questa torta così ricca e umida? Io l'ho adorata perché contiene i 3 ingredienti che preferisco nei dolci. La preparazione è un po' lunga, ma ne vale la pena.

Ingredienti per uno stampo da 20 cm di diametro: 
  • 250 g di ottima ricotta (io sarda di pecora)
  • 150 g di farina di mandorle o mandorle con la buccia macinate come ho fatto io
  • 100 + 100 g di zucchero
  • 3 uova
  • 80 g di olio extravergine d'oliva (io la mia monocultivar Coratina)
  • 50 g di fumetto di mais (ma va bene anche la fioretto)
  • 2 limoni biologici
  • un cucchiaio di semi di papavero
  • un cucchiaino di lievito per dolci non vanigliato
  • 2 bicchieri d'acqua per lo sciroppo
  • burro per imburrare lo stampo
Tagliate un limone ben lavato a fette sottili e cuocetele a fuoco basso con l'acqua e 100 g di zucchero per una decina di minuti. Fate attenzione a togliere i semi perché altrimenti renderanno lo sciroppo amaro. Mettete da parte. Setacciate la ricotta e mescolatela alle uova, allo zucchero e all'olio. Aggiungete la scorza dell'altro limone grattugiata, le due farine, il papavero e infine il lievito. Imburrate lo stampo e rivestite il fondo soltanto con la carta forno. Sistemate le fette di limone che avrete cotto come preferite e versatevi sopra l'impasto. Infornate in forno caldo a 180° per 35-40 minuti. Anche se molto umida, fate affidamento sulla prova dello stuzzicadenti. Sformatela da fredda e togliete, ovviamente 😀 la carta forno. Servitela con lo sciroppo che avrete tenuto da parte.

Fonte: sono partita facendo un mix di due ricette, una di Monsubarachin e l'altra di Green Kitchen Stories, bilanciando gli ingredienti a mio gusto

Note e consigli:
  • Preferisco usare le mandorle con tutta la buccia di solito perché così il sapore di mandorla è molto più accentuato. Se preferite dare al dolce un aspetto meno rustico, potete pelarle semplicemente sbollentandole per un paio di minuti.
  • Io mi sono distratta un po' ed ho caramellato lo sciroppo. Ho recuperato aggiungendo acqua, succo di limone e un po' di zucchero.
  • La torta si deve conservare in frigo.

Post più popolari