TAGLIATELLE DI GRANO DURO CON RAGU' RICCO DI VERDURE
Il rito del pranzo della domenica coccola i miei ricordi legati all'infanzia.
Sono settimane che mi frulla in testa questo post su cosa e quanto abbiamo perso noi famiglie del terzo millennio, rinunciando a questa funzione laica.
L'occasione me l'ha data la mia amica Tania con cui non condividiamo niente dai colori, alle dimensioni, (lei slanciata e bionda, io... il contrario), alle passioni, al carattere 😁.
Qualche domenica fa ci siamo trovati in 4 famiglie a condividere il pasto della domenica a casa di Tania e a tutti è scappato un "Che bello!" riguardo alla condivisione del pasto festivo.
In una città metropolitana come Torino con famiglie d'origine lontane, con famiglie disgregate, lavatrici da fare in vista del lunedì, partite di calcio dei figli ecc. ecc. la domenica ha perso la sacralità che ancora, invece, ha in provincia e al Sud.
Mia madre, quando, di domenica, mi chiede cosa mangiate, rimane inorridita da ciò che le rispondo.
Secondo me medita di rinnegarmi 😁
Riti, gesti, odori di ragù per le scale dei condomini, confronto fra generazioni... abbiamo perduto molto e paradossalmente lo ricerchiamo nelle trattorie, perché quei sapori ci mancano.
Oggi mia madre può essere un po' orgogliosa di me perché ho preparato un sugo rosso, perché non è domenica senza pomodoro 😉
Ingredienti per 4-5 persone:
- una cipolla grossa
- 2 carote
- un cuore di sedano
- 80 g di uvetta
- 50 g di olive verdi (io Bella di Cerignola 💛)
- 25 g di capperi dissalati
- un mazzo di prezzemolo
- un mazzo di basilico
- peperoncino rosso
- 2 tubetti di doppio concentrato di pomodoro
- mezzo bicchiere di vino rosso
- 400 g di tagliatelle
- olio extravergine d'oliva
- sale
Preparate un trito di carote, sedano e cipolla e soffriggetelo in un tegame con un filo d'olio. Tritate uvetta, olive sciacquate dalla salamoia e snocciolate, capperi, peperoncino, prezzemolo e basilico. Aggiungete questo trito quando le verdure saranno appassite. Sfumate con il vino rosso e aggiungete il doppio concentrato diluito con un paio di bicchieri d'acqua. Cuocete lentamente per 45 minuti, mescolando di tanto in tanto. Lessate le tagliatelle e conditele con il ragù. Facoltativo il parmigiano grattugiato.
Fonte: da qualche forum di cucina a. D. 2005 con mie modifiche
Note e consigli:
- Io personalmente non ho aggiunto sale, quindi vi consiglio di fare attenzione e salare alla fine.
- LA presenza dell'uvetta dona una leggera dolcezza che contrasta con la sapidità di capperi e olive. So che a qualcuno potrà far storcere il naso, ma vi assicuro che, essendo tritata, pochi riconosceranno la presenza.
- Avevo preparato questo piatto per lavoro in una pausa pranzo di un workshop internazionale. Tutti rimasero incuriositi dal sapore inconsueto.
- Ve ne avanzerà: conservatelo in frigo per un massimo di 4 giorni. Regge bene anche il congelamento.