Caponatina light per prenderci in giro
Riemergo ora e, per di più, in condizioni di salute pietose dopo i bagordi natalizi. In tempi di crisi si cerca conforto nel cibo come "bene" rifugio: sarà la voglia di far bella figura con parenti e amici, sarà che, non potendoci permettere crociere e settimane bianche, ci consoliamo con pranzi luculliani a cui i nostri stomaci non sono più abituati, sarà quel che sarà penso che ci abbiamo dato dentro di brutto tutti. Allora il senso di colpa ci assale e cerchiamo di arginare i danni. Ecco la versione non fritta di un tipico piatto siciliano e, non me ne vogliano i siciliani, con cui tra l'altro sono imparentata, che friggerebbero anche le pietre.
Ingredienti per 6-8 persone:
2 melanzane violette
2 coste tenere di sedano
1 cipolla affettata sottile
300 g di pomodori pelati o un cucchiaio abbondate di doppio concentrato di pomodoro
1/2 bicchiere di aceto
un cucchiaio di zucchero
2 cucchiai di capperi
un cucchiaio di pinoli
un cucchiaio di uvetta
una manciata di olive nere
olio
sale
Tagliate a dadini le melanzane e a tocchetti il sedano e metteteli insieme con la cipolla ed un filo d'olio a stufare in un tegame. Aggiungete man mano acqua calda quando serve. A metà cottura aggiungete i pelati tritati. Quando le verdure saranno quasi cotte, aggiungete aceto, zucchero, capperi, pinoli, uvetta e olive. Regolate di sale e fate cuocere ancora una decina di minuti. Servite a temperatura ambiente.
Fonte: dosi degli ingredienti "Cucina regionale italiana", Stella Donati, Euroclub Italia spa, procedimento light mio
Note e consigli:
La versione "purcariusa" della caponata prevede la frittura separata di melanzane e sedano.
Non sbucciate le melanzane.
Ai pelati preferisco un cucchiaio abbondante di doppio concentrato di pomodoro.
Più riposa più è buona.