Cacciucco di ceci
Questa doveva essere la mia prima ricetta visto che si tratta di una zuppa. Approfitto di questa ricetta per spiegare anche la motivazione del nome del mio blog.
Un tempo, oltre a lavorare nella cultura con la Q maiuscola, mi dilettavo a preparare buffet a domicilio del cliente anche per 50 persone alla volta. Ero insomma una cuoca a domicilio. Cercavo di fare le cose nella maniera più professionale possibile e quindi avevo anche la mia carta intestata che avevo fatto da me (va bene la professionalità ma "il risparmio è raccolta sicura" diceva mia nonna). Indovinate qual era il mio logo? La vignetta di Mafalda del mio primo post! Ho pensato così di continuare dove avevo interrotto con la nascita di mio figlio.
Inoltre la battuta di Mafalda mi sembra calzi perfettamente con la situazione odierna del nostro paese con la sua deriva etica che purtroppo tocco con mano ogni giorno.
Per di più, in questi tempi cupi e grami bisogna tenere sott'occhio le spese anche in cucina. Quindi, anche se io per prima sono attratta dalle ricette ricercate con tanto di foto pazzesche su blog e riviste, voglio riscoprire e riproporre soprattutto i piatti della cucina povera italiana, anche perchè cucinare per noi e/o la nostra famiglia è l'attività che svolgiamo quotidianamente con ciò che il frigo e la dispensa propongono.
Predicozzo concluso.
Questa zuppa ha origini toscane, l'ho infatti scoperta durante gli anni dell'università a Firenze anche se non ricordo in che frangente.
Ingredienti per 4 persone:
2 scatole di ceci lessati
200 g di erbette
5 cucchiai d'olio
una cipolla
uno spicchio d'aglio
un'acciuga dissalata e diliscata
un cucchiaino di concentrato di pomodoro
un litro abbondante di brodo
fette di pane tostate in forno
pecorino grattugiato
In una casseruola soffriggete nell'olio la cipolla affettata e l'aglio che toglierete non appena sarà imbiondito. Aggiungete alla cipolla l'acciuga e spappolatela, unite i ceci e le erbette, fatele appassire (vuol dire solo che devono diminuire il loro volume "ammosciandosi"). Poi versate il brodo e il concentrato e fate cuocere per una mezz'oretta. Distribuite il pane nei piatti fondi, versate il cacciucco e cospargete di pecorino.
Fonte: "Cucina regionale italiana", Stella Donati, Euroclub Italia spa
Note e consigli:
Se non diversamente specificato, per olio intendo sempre olio extravergine d'oliva, nel mio caso pugliese. (Una volta ho bisticciato con un tipo che voleva vendermi al telefono olio ligure perchè gli ho risposto: "Che me ne faccio, io uso olio pugliese!" Liguri però non linciatemi: i gusti sono gusti!)
Potete usare al posto delle erbette gli spinaci; viene benissimo anche così e non me ne vogliano i toscani.